TERAMO – L’adesione al movimento La Destra di Storace dell’assessore regionale del Pdl, Giandonato Morra, ha lasciato “orfani” i suoi fedelissii, rimasti un po’ spiazzati da una decisione presa “a cose fatte” ma che a rigor di logica, e di politica, è funzionale alla candidatura al Senato dell’assessore nel collegio abruzzese. Una candidatura che conta a Teramo sul sostegno di un assessore comunale (Mirella Marchese), un assessore provinciale (Francesco Marconi), un consigliere provinciale alla guida del consorzio industriale (Raimondo Micheli) e due consiglieri comunali (Pasquale Tiberii e Valeria Misticoni).
Ma l’esercito di Morra è pronto a seguirlo? I segnali dello “spacchettamento” del Pdl ci sono tutti, e mentre Gatti è alla finestra e “osserva”, Brucchi a Teramo annuncia la candidatura con una lista civica, Morra spiazza tutti e apre la pista in questa direzione. E i suoi uomini? A 24 ore di distanza tutti si dichiarano fedeli al Partito che fu di Berlusconi, ma solo “finchè dura”. Questo almeno è quanto appare dalle prime dichiarazioni. “Immagino sia stata una decisione difficile per Morra – ha dichiarato l’assessore Mirella Marchese – ma io sono stata eletta nel Pdl e intendo mantenere fede all’impegno preso con i miei elettori. Per ora. Gli scenari sono in divenire ed è evidente che il Pdl è in difficoltà. L’empasse sulle primarie certo non ha semplificato le cose. In Abruzzo ci stavamo organizzando per allestire 50 seggi, a mettere in piedi una macchina organizzativa complessa, quando è arrivato lo stop. Il futuro non si può prevedere, aspettiamo l’evolversi della situazione a livello nazionale, per il momento mi sento solo di onorare l’impegno con il Pdl». Dello stesso avviso Raimondo Micheli: «Non ci sono motivi per cui io debba andare via dal Pdl. Continuerò a fare il consigliere di centrodestra con una squadra con cui peraltro ho ottenuto numerosi consensi elettorali. Resto un componente del Pdl. Per il futuro non mi sbilancio certamente, non sappiamo nemmeno cosa farà il Pdl da qui a 10 giorni». «L’assessore ci ha rappresentato ieri la sua scelta – ha detto Valeria Misticoni -. Non ci ha costretto a seguirlo e ognuno di noi sta facendo le sue valutazioni. Io resto vicecoordinatrice provinciale del Pdl e la mia lealtà al coordinatore Tancredi è totale. Politicamente sono in corso mille cambiamenti e tra qualche mese gli scenari saranno diversi, ma al momento le alleanze negli apparati amministrativi restano tali». L’unico a sbilanciarsi e a far trapelare una riflessione è l’assessore provinciale all’Ambiente, Francesco Marconi: «Quella dell’assessore è una scelta che condivido. Per quanto mi riguarda si tratta di un passaggio su cui va aperta una valutazione che però voglio discutere con chi mi è stato vicino in questi mesi. Farò le mie riflessioni ma intanto prendo atto della scelta coraggiosa dell’assessore a cui sono legato da amicizia e stima per la sua serietà politica».